Intervista di Toscana Rugby al Presidente del Vasari Rugby Arezzo Daniele Gelli

Facciamo il punto della situazione in casa Vasari, come giudica il presidente Gelli la stagione del club aretino?
GELLI: Il Vasari Rugby Arezzo ha attraversato una stagione dai due volti. La prima parte in cui, nonostante delle buone prestazioni, la squadra non riusciva a capitalizzare il gioco in termini di punti in classifica – si pensi che la differenza mete era da squadra di centro classifica -, mentre nella seconda parte si può affermare di aver avuto una media punti da alta classifica (34 punti nel solo girone di ritorno) che ci ha permesso di conseguire il 7° posto in classifica finale. Molto merito di ciò è di Francesco Sacrestano e dei giocatori e di una conduzione societaria senza affanni, anche in situazioni difficili di classifica.
La serie C, girone 1, per motivi anche regolamentari è stata affidata al Convitto Nazionale Rugby con la partecipazione di una buona rappresentanza di giocatori del Valdarno aretino. Si è chiusa con una tranquilla salvezza, facendo vedere sprazzi di gioco di buona qualità e permettendo di far fare esperienza a diversi giovani che vedranno il campo nella categoria superiori nel prossimo anno.

Campionato positivo per la serie B e la serie C, molto bene le giovanili e soprattutto numeri sempre crescenti di tesserati…
GELLI: Le giovanili sono un nostro vanto. Tutte hanno svolto una stagione ai vertici dei propri campionati, coordinate da Jean Luc Sans, che ha contribuito anche al lavoro sui seniores.
La U20, giungendo seconda dopo l’URPS, ha avuto accesso ai barrages per l’elite del prossimo anno, mancati anche per via di una sequenza impressionante di infortuni a fine stagione.
La U16 ha vinto il girone Tosco-Umbro, ha vinto il proprio girone di spareggio con le prime di Emilia Romagna 2 e Marche ed è stata sconfitta di misura solo nella finale a turno unico a Noceto in una partita su un campo difficile, condizionata dall’intervento in campo di un estraneo alla gara.
La U14 ha giocato sempre della ottime partite sempre con avversari di livello, ottime individualità si sono messe in luce ed il gruppo, partito con notevoli disomogeneità fisico-attitudinali, si è fortemente amalgamato durante la stagione. Si sono avute ottime prestazioni contro Firenze 31, URPS, Nimes e via dicendo, ma ciò che rassicura è la buona predisposizione di tutti i ragazzi.
La crescita della propaganda è stata notevole in questi anni e per poco abbiamo mancato l’obiettivo della doppia U12, che siamo riusciti solo a tratti a mettere in campo. La doppia U10, la U8 e anche i piccoli della U6 fanno davvero ben sperare per il futuro

Parliamo della serie B, speranze e ambizioni per il prossimo campionato?
GELLI: il prossimo campionato di B sarà per noi un campionato più ambizioso rispetto agli ultimi anni. A differenza di altre realtà, abbiamo praticamente concluso il ricambio generazionale e consolidato la scelta di giocare solo con i ragazzi provenienti dal nostro vivaio o con giocatori, che hanno fatto la scelta di vita di vivere ad Arezzo. Il prossimo anno sarà quello di consolidamento delle ambizioni, che conseguono da quanto di buono si è fatto vedere nel finale di stagione. E poi si vedrà….

Progetti e prospettive anche per il settore giovanile?
GELLI:  La U18 dovrà affrontare nuovamente il campionato regionale, nuova la guida tecnica, affidata ad un allenatore del calibro di Beppo Camillo, darà esperienza e capacità tecniche ad un gruppo di giovani già di qualità.
La U16 vedrà riconfermata la coppia Zelli – Caneschi alla guida di un ottimo gruppo di ragazzi, che dovranno guadagnarsi il girone elite nei barrages di settembre, oltre che impegnarsi nei confronti fra centri di formazione.
La U14 affronta la nuova stagione con un gruppo di veterani del 2000 che ritroverà i 2001 pronti alla nuova esperienza e vogliosi di far bene, forti dell’exploit di fine stagione al Borrelli.
La propaganda con U12, U10, U8 ed U6 sarà nuovamente a ranghi completi in campo per la nuova avventura che li vedrà muoversi spesso anche fuori regione.

Si parla di accordo con Siena e poi da ricordare il centro federale Under 16… sicuramente due eventi importanti per il Vasari:
GELLI: siamo orgogliosi di annunciare l’assegnazione al Vasari Rugby Arezzo del Centro di Formazione FIR U16. Questo è il coronamento del buon lavoro, che da anni svolgiamo nel settore giovanile e dell’attività di riferimento sui giovani anche per le società vicine in crescita. Già da alcuni anni il Vasari ha stipulato accordi tecnico-sportivi sullo sviluppo del settore giovanile con queste realtà nuove o meno nuove dell’aretino e del senese (Arieti, Crete Senesi, Montepulciano, Clanis) e questo lavoro ci è stato ora riconosciuto dalla federazione. Abbiamo proposto al CRT, attraverso il consigliere Ferrini, che questo metodo di lavoro collaborativo si diffonda e si estenda sul territorio regionale, facendo crescere tutti e non sradicando ragazzi da alcuna società. Questo è un nostro vanto in quanto contrasta attivamente, in accordo con l’approccio delle FIR, chi si pone sul terreno dell’acquisizione di qualità giovanile attraverso pratiche scorrette di allontanamento prematuro dei ragazzi dal proprio ambiente.
Con il Cus Siena e le società senesi ed aretine si aprono prospettive di collaborazione sull’onda di ciò che dicevo prima nel rispetto dell’autonomia di tutti, ma vogliosi di condividere programmi di sviluppo e risorse.

Arezzo è una provincia in grande crescita a livello rugbistico, merito del Vasari ma anche di altre realtà importanti. Come sono i rapporti con le altre squadre della provincia?
GELLI:  certamente! Tutte le società che ho già nominato stanno facendo un ottimo lavoro fin dai primi passi rugbistici. Ci sono realtà che lavorano già da anni (Arieti) e chi lo scorso anno si è affacciato, ben figurando nell’attività agonistica (Clanis Cortona). Con loro abbiamo un progetto di sviluppo in collaborazione, oltre che sul settore giovanile, anche su quello femminile che è già dalla scorsa stagione che ha visto muovere i primi promettenti passi. L’importante è lo spirito di collaborazione per lo sviluppo del rugby su Arezzo e provincia, visto che chi nasce nell’ottica della contrapposizione è fuori luogo e fuori tempo.

Rugby Regionale, come giudicate il lavoro dell’attuale comitato? Soddisfatti?
GELLI: abbiamo con Federico Ferrini fornito risorse ed idee al buon funzionamento del Comitato Regionale. Speriamo che il CRT ed il suo presidente siano in grado di raccogliere ciò che viene dal territorio e di rilanciare le iniziative ben oltre l’orizzonte dell’organizzazione dei campionati regionali, fornendo alle società collaborazione e servizi fatti di programmazione, messa in comune e condivisione di risorse e consulenza. Il tutto tenendo conto della nuova geografia rugbistica regionale.
Una buona gestione delle risorse regionali, una migliore collaborazione con le società, la verifica delle opportunità ed i suggerimenti su prospettive concrete di collaborazione fra le società stesse sono ciò che ci aspettiamo in modo da evitare, prevenendo, se possibile, anche alcuni problemi di abbandono o di scarsa attività che si sono verificati nella stagione appena conclusa nella U14 ed in propaganda soprattutto, ma anche in alcuni casi nelle juniores.

Se Daniele Gelli fosse nella stanza dei bottoni a Roma, quale sarebbe il suo primo atto, da cosa inizierebbe per migliorare ancora il movimento rugbistico?
GELLI:  credo che Gavazzi e la nuova dirigenza FIR stano dando prova di un rinnovato attivismo in un momento in cui il cattivo stato dell’economia nazionale mette tutte le società in difficoltà. La novità che hanno messo in campo deve essere colta ed apprezzata, visto che ha anche permesso senza drammi la riduzione dei programmi di alcune società che hanno scelto di riposizionarsi in categorie inferiori. La spinta verso la collaborazione fra società ed il lavoro su aree omogenee, rispettando il territorio, fornendogli risorse e supportando ciò che vi cresce penso sia la strada dello “sviluppo sostenibile” del rugby in Italia.

Filippo Mazzoni
www.toscanarugby.it