Serie C: Bella vittoria della Cadetta Vasari Valdarno Rugby vs Pistoia Rugby 17 a 15

Diciamo pure che la giornata per il Convitto Nazionale Vasari Valdarno non si era messa benissimo: il campo estremamente pesante per la pioggia degli ultimi tempi presagiva lavoro extra per la mischia e alle numerose assenze già note (su tutte D’Ambrosio e Cretella per infortunio) si aggiunge quella di Bucci all’ultimo momento, lasciando scoperto un ruolo chiave come il mediano di mischia. Un bel problema per coach Alpini, già alle prese con una classifica poco incoraggiante in un campionato che si pensava da protagonisti. Così c’è la necessità di correre, ancora, ai ripari e alla mediana viene spostato Vieri.

Solita prima linea per Gelli, Governini e Randellini, in seconda vanno Menci e Franzoni, in terza linea capitan Bennati, il vice Innocenti e Rosadini a chiudere il pacchetto di mischia. In mediana come detto Vieri e Pennisi, a cui si vanno ad aggiungere Busatti e il rientrante Fera come trequarti. Triangolo arretrato composto da Sbarcea e dai fratelli Alpini.
Cade ancora pioggia durante il riscaldamento e appare chiaro che le fasi chiave della partita saranno la disciplina del pacchetto di mischia, l’ordine in fase difensiva e gli errori di handling di un pallone quantomai scivoloso e bagnato.
E’ proprio il caso di dire poi che, all’improvviso, gira il vento.
Esce il sole sul campo di via dell’Acropoli e i ragazzi ritrovano la serenità e la voglia di giocare che sembrava smarrita dalla trasferta dell’Elba. Il CN Vasari Valdarno inizia, finalmente, a giocare dal primo minuto, mettendo sotto pressione il pacchetto di mischia pistoiese che va da subito in difficoltà sotto la spinta dei piloni gialloblu. Il Pistoia arretra subendo l’azione del Vasari e, dopo 10 minuti, è Rosadini che, sfruttando il fisico potente, riesce a schiacciare oltre la linea di meta, dedicandola a Pito, gloria del Vasari recentemente scomparso. Va Fera per la trasformazione che finisce a lato. 5 a 0.
Il Pistoia prova a reagire, muove bene la palla con i suoi trequarti, ma è spesso fermato da errori di handling proprio sul più bello. Di certo, in confronto ad altre realtà toscane, il campo aretino svetta per la qualità del proprio manto erboso e per la capacità di assorbire acqua, ma miracoli non se ne possono fare e si sapeva già dall’inizio che il gioco dei trequarti avrebbe potuto risentire dalla scivolosità del pallone, cosa che puntualmente è avvenuta. Così il Valdarno Vasari apre poco la palla e si concentra in percussioni che portano a guadagnare metri con le azioni di tutto il pacchetto di mischia, Randellini, Gelli e Franzoni in testa, salvo poi uscire allo scoperto con rapide folate dei centri Busatti e Fera. Proprio quando sembrerebbe il momento per andare oltre il break, il Pistoia trova un comodo calcio davanti ai pali per un fallo in ruck e punteggio che si muove, 5 a 3.
Il Vasari riparte immediatamente all’attacco, ben conscio che con un calo di tensione si può rovinare la partita. Calcio in touche dopo un fallo a metà campo, maul avanzante, palla sui 5 metri che viene prima spostata dagli avanti alla ricerca di un vantaggio numerico al largo, e poi, che, all’improvviso, viene schiacciata in meta da Christian Fufi Alpini, con tutta l’esperienza e la furbizia di cui è capace, Nuovo parziale di 10 a 3 che dura poco, visto che il Pistoia riesce, da una bella azione dei trequarti, a tornare subito sotto, 10 a 8 e anzi, prova a passare avanti, schiacciando il Valdarno Vasari nei ventidue; da una ruck, nasce un cartellino giallo per il tallonatore avversario, che provava a pulire con gli scarpini il raggruppamento che si era formato. Azione sprecata e, complice la superiorità numerica, la squadra aretina torna ad attaccare, schiacciando con il pacchetto di mischia, superiore per buona parte della partita, il Pistoia nella sua metà campo. E da una ripartenza veloce nasce un’altra meta tutta d’esperienza, questa volta del vice capitano Gimbo Innocenti. Trasformazione per l’estremo più grasso di tutta la serie C (e probabilmente di serie B, A2, A1, Eccellenza e Rabodirect Pro12) e squadre che vanno a riposo sul 17 a 8.
Il margine incoraggiante tranquillizza il Vasari, che rientra in campo meno volitivo. Il Pistoia non riesce ad approfittarne, la partita scivola via abbastanza tranquilla, anche se c’è da registrare l’infortunio di Franzoni (problemi al gomito, vedremo i raggi di controllo che dicono) e l’esordio di Barrows. Entrano anche Chicco Oliva e Alberto “Alwarez” Caponi. Mentre il Valdaro Vasari attende il fischio finale, il Pistoia continua a crederci, e prima arriva in area di meta con l’ala che strozza l’urlo di gioia per l’incredibile intervento di Busatti che lo costringe all’errore e poi riesce alla fine a schiacciare in mezzo ai pali. 17 a 15 e partita incredibilmente riaperta a 2 minuti dalla fine. Gli aretini continuano a controllare la partita, scorre il tempo e, quando sembrava concluso, Vieri con le mani butta la palla in touche. Avanti volontario, cartellino giallo e possibilità di trasformazione da un punto non certo vantaggioso per il Pistoia.
Quindici giorni fa accadeva la stessa identica cosa tra Clermont e Tolouse. Risultato sul 21 pari, Clermont che trova un calcio dalla stessa posizione all’82’ da un avanti volontario di un trequarti che sparacchia la palla in touche con le mani, lo trasforma e riesce così a difendere l’incredibile striscia di vittorie casalinga che dura da 50 partite. Per nostra fortuna il Pistoia non è Clermont e il suo calciatore non si chiama Brock James. Palla a Rosadini che calcia, questa volta correttamente, fuori.
Partita complessa che merita più di analisi in settimana da parte dei coach Alpini e Verdelli. Come al solito per disattenzione o scarsa concentrazione si compromettono partite alla portata, questa volta senza conseguenze; da lavorare inoltre sull’attacco, considerando i soli 7 punti di media a partita, troppo pochi per ambire a posizioni migliori. Le assenze continuano a farla da padrone e, con grande rammarico, c’è da registrare come dato oggettivo che quest’anno non si è mai riusciti a schierare la miglior squadra a disposizione; è appunto un dato di fatto, che ha costretto anche questa domenica coach Alpini a sacrificarsi per scendere in campo e dare una mano alla squadra. L’ennesima nota di merito per un uomo che, al termine di una carriera esemplare, non necessita di ulteriori encomi.
Anche se, prima di domenica, “estremo” lo aveva letto solo sulla bilancia…