Under 15: Vasari Rugby Arezzo vs Speranze Bianco Verdi Livorno 66 a 0

under13 (68).jpgAltra vittoria dei ragazzi della Under 15del Vasari, questa volta con le Speranze Bianco verdi di Livorno. Il risultato di 66 – 0 non dice molto, anzi non è affatto importante.
Chi pensa che nel rugby, soprattutto in quello giovanile, sia importante solo vincere, non ha capito nulla di rugby. Nel rugby si gioca per divertirsi, gli avversari sono funzionali al divertimento, l’arbitro stesso è funzionale al divertimento. Il rugby offre questa ottica diversa, questa ottica forse romantica e goliardica ma è così. Il rugby senza goliardia, senza romanticismo semplicemente non esiste e se esiste è un errore.
I ragazzi avranno tempo di crescere e quando saranno adulti dovranno anche cercare il risultato ma se non lo perseguono sapranno che si sono divertiti.
Noi allenatori abbiamo questo compito, spiegare ai ragazzi che il rugby è divertimento. Perché mi devo allenare 4 volte a settimana se non mi diverto.

Perché devo andare in palestra se non mi diverto. Perché devo fare quello che mi chiede una persona se non trovo divertimento in

quello che faccio. Noi dobbiamo insegnare ai ragazzi a farsi delle domande, la prima è proprio questa “mi sto divertendo?”… Poi arriveranno le altre, quelle tecniche, quelle tattiche, quelle strategiche… ma vengono dopo.
Ecco che allora la vittoria assume un gusto più bello “mi sono divertito e ho vinto”, altrimenti sarebbe un “mi sono divertito”…. non ho comunque perso nulla.
Spero che i ragazzi comprendano questo insegnamento e lo riportino in tutto quello che fanno, lo vivano in tutti gli ambienti che frequentano, … mi diverto nel rispetto degli altri, mi diverto nel rispetto di me stesso.
E’ importante sapere che nel primo tempo abbiamo segnato 4 mete? E nel secondo forse altre 6? No, non è importante… E’ importante aver capito che l’avversario di oggi potrebbe essere un mio compagno domani.

E’ importante capire che gioco per migliorare me stesso, per creare le condizioni di vivere bene con i miei compagni. A volte questo non avviene e allora, noi tecnici, dobbiamo intervenire, ricordando quali sono le finalità di questo gioco. Finalità che non è vincere, vincere e vincere ma è giocare e divertirsi, giocare e crescere, giocare e migliorarsi, giocare e fare amici.
Questa è la cosa importante al di là del conoscere la fase offensiva e difensiva, del conoscere il gioco davanti alla difesa, sulla difesa, oltre la difesa. Potrei essere tecnicamente il più forte del mondo ma la mia bravura è e deve rimanere al servizio dei mie compagni, funzionale al divertimento degli avversari.
Questo è il rugby che voglio, quello che cerco, quello che costruisco… se poi i ragazzi giocano meglio di settimana in settimana, se tecnicamente progrediscono allora i risultati sono eclatanti ma nel rugby oggi si vince e il prossimo anno forse si perde. E’ un gioco, un splendido meraviglioso gioco.

La squadra scesa in campo: Leoni Gabriele,Hasani Osman, Mihailescu Costantin,Ghiori Marco,Zacchei Saverio,Mendicino Gianmaria ,Donati Giacomo , Innocenti Gabriele (V.Cap.) ,Caldararu Cezare Casalini Riccardo (Cap.), Cipolleschi Luigi ,Mazzoli Samuele,Cipollini Alessio,Torzini Lorenzo,Giordano Daniele,Ghiori Andrea,Fedele Dario ,Pecchi Francesco ,Pasqui Filippo,Petruzzi Saverio,Cocolicchio Simone,Feri Gianluca,Valentini Filippo,Mori Francesco,Biagi Riccardo.

Allenatori: Paolo Casalini, Francesco Sacrestano