Parte il nuovo progetto Vasari Rugby Arezzo

DNL-0978

Si è tenuta venerdì, presso la sala dei Congressi dell’Hotel Minerva, la conferenza stampa di presentazione della stagione 2013/2014 del Vasari Rugby Arezzo. Alla presenza della prima squadra, della serie C e dell’under 18, sono stati trattati temi che vanno dalla preparazione atletica e psicologica agli obiettivi veri e propri che la società vuole raggiungere, e proprio su questo il Presidente Daniele Gelli ha detto: “Visti gli ottimi risultati ottenuti nel girone di ritorno della stagione passata, dobbiamo assolutamente uniformare il nostro rendimento in tutta l’annata agonistica e puntare in alto. Per questo il prossimo anno il nostro obiettivo sarà arrivare tra le prime tre”. La società ha precisato come verranno fortemente incrementate le relazioni con i propri giocatori, dalla prima squadra ai giovanissimi, e su questo, è intervenuto il Direttore sportivo Jean Luc Sans: “Voi giocatori siete il Vasari Rugby, voi indossate i nostri colori e per questo avete una grande responsabilità, non solo verso di noi, ma anche verso i giovani che vi vedono allenarvi. Voi – rivolgendosi alla prima squadra – dovete essere da esempio per tutti loro, come la società deve sempre essere a disposizione vostra per qualsiasi cosa”. È intervenuto anche l’allenatore Francesco Sacrestano, sedutosi sulla panchina del Vasari a stagione in corso e principale fautore della rimonta quasi insperata a dicembre, che ha sottolineato come la società voglia infoltire la prima squadra, se ce ne sarà bisogno, di giovani scuola Vasari: “Innocenti non è stato un caso che sia arrivato in prima squadra. Attraverso la costanza negli allenamenti, la serietà e le sue capacità si è guadagnato questa promozione. Voi dovete fare lo stesso. Voi siete il futuro del Vasari”.
Il progetto è ambizioso quanto stimolante, cercare, nell’arco di tre anni, di raggiungere un obiettivo illustre come il salto di categoria, per divenire sotto tutti gli aspetti una squadra e una società professionistica.
Non è vietato sognare. Anzi, è d’obbligo.

Andrea Repek