Comunicato a tutti i soci ed ai sostenitori
Nella giornata odierna è stato comunicato da parte del Comune il provvedimento di rilascio dell’impianto sportivo sito in via dell’Acropoli, rilascio da effettuare il 15 ottobre.
Un mese è dunque trascorso invano senza che le vicende relative al rugby aretino abbiano trovato una soluzione. Per il Vasari rugby, lasciare l’impianto senza una soluzione idonea a consentire la prosecuzione dell’attività sportiva, significa morire.
La questione dell’impianto è, ovviamente, delicata soprattutto perché è l’unico impianto dedicato al rugby e perché le sue dimensioni consentono ad una società con molti iscritti di gestire diversi campionati e poter giocare in un unico fine settimana anche 5 o 6 incontri ufficiali.
La soluzione è, però, nelle parole condivisibili del Presidente dell’Arezzo RFC allorquando afferma, nella memoria cautelare depositata presso il Consiglio di Stato, che “non va dimenticato che le due società, così come più volte proposto da Arezzo Rugby, ben potrebbero usufruire congiuntamente dell’impianto che vanta quattro spogliatoi attrezzati, una palestra, un campo di gara ed uno di allenamento” (oltre ad un terzo campo per i più piccoli, ndr). Ed ancora “non vi è alcun rischio per quella società (Vasari) che le sia impedito lo svolgimento dell’attività sportiva per ogni singola categoria di atleti da essa tesserati”.
Pertanto chiediamo al Sindaco e all’Assessore allo sport di convocare un incontro, l’ultimo, possibilmente entro la giornata di mercoledì, per definire la vicenda relativa all’impianto sportivo del rugby partendo da una bozza di proposta già inviata, in via informale, all’Assessore Tanti.
Diversamente, come già esposto nei giorni passati, il Vasari Rugby chiede all’Amministrazione comunale un’alternativa valida all’impianto sito in via dell’Acropoli (alternativa già individuata).
Il Vasari è, però, sicuro che non sarà necessario ricorrere ad un’alternativa e che le parole del presidente dell’Arezzo RFC troveranno concretizzazione.